Latitudine 7°30’ Nord
Longitudine 134°30’ Est

Quasi la metà della circonferenza del pianeta ci separa da Palau….un viaggio intercontinentale lunghissimo, ma sicuramente appagante!!

Affrontiamo il viaggio via Manila, dove, una volta arrivati abbiamo un po’ di tempo prima della coincidenza Continental per Koror la sera stessa. Incontriamo il corrispondente locale che ci aiuta nel disbrigo delle formalità doganali e ci consegna i biglietti aerei della tratta successiva. Abbiamo a disposizione un hotel in “day use”, dove abbiamo la possibilità di farci una doccia e riposare sino al trasferimento in aeroporto per il volo che ci condurrà a destinazione.
Il volo non è lungo e man mano che ci avviciniamo all’aeroporto di Koror ci rendiamo conto che stiamo per atterrare in una meravigliosa laguna turchese. Il mare assume colorazioni fortissime, e possiamo immaginare le pareti che si inabissano in profondità.
La laguna di acque cristalline, è disseminata di isolotti delle più svariate dimensioni, tutte ricoperte da una fittissima vegetazione.

L’arcipelago di Palau che conta numerose isole ed isolette puo’ essere suddiviso in due gruppi di apparteneza: la zona di Babeldaob (con Koror e le altre isole a lei vicine) sono di origine prettamente vulcanica, mentre le isole più a sud, emerse successivamente, hanno una formazione calcarea, dovuta a sedimentazione corallina, ed appaiono come veri e propri atolli.

KOROR


Koror, la capitale, raccoglie i due terzi dell’intera popolazione (circa settemila persone su ventunmila). È una cittadina tipicamente micronesiana cioè con ritmi adeguati a popolazioni di queste aree, caotiche ma rilassanti. Oltre alla maggior parte degli hotel disseminati lungo la laguna e sulla collina retrostante quello che colpisce è il gran numero di bar presenti che fanno pensare ad una intensa vita su strada!
A Koror ci sono hotel per tutte le esigenze e per tutte le tasche, ma non immaginatevi la capanna in riva al mare….. Koror non ha spiagge (ad eccezione della spiaggia per altro artificiale del Palau Pacific Resort), ma rimane un ottimo punto di partenza per le altre isole o per le immersioni.
Da Koror partono anche le imbarcazioni Ocean Hunter che con grande esperienza e comodità ci conducono alla ricerca dei punti d’immersione migliori.
Ma prima di lasciare la capitale è interessante visitare il Belau National Museum che racchiude in sè tutta la cultura e la storia della nazione e dove potrete trovare tutto quello che rappresenta la storia di questa popolazione: dalla testa di un coccodrillo di 5 mt. all’artigianato locale, a conchiglie o perline utilizzate come monete. Nell’isola di Malakal, situata di fronte, si trova il Micronesia Mariculture Demonstration Center, un laboratorio di ricerca marina molto interessante.

CARP ISLAND


A sud di Koror a 45 minuti circa di barca veloce dalla capitale raggiungiamo Carp Island, un’isola privata che colpisce per la spiaggia bianca che sottolinea il suo contorno in contrasto con il mare turchese e la vegetazione lussureggiante dell’interno. Posizionata in modo strategico tra i funghi di roccia ricoperti di vegetazione delle Rocky Islands dista solo 10 minuti dai siti d’immersione più belli di Palau dove sono assicurati barracuda, jackfish, tartarughe, alcionari coloratissimi, squali grigi, leopardo, tonni, mante e….. moltissima macro!
Da ricordare le immersioni con i nautilus di dimensioni veramente interessanti.
Nelle immediate vicinanze si trovano anche i laghi con le meduse (ve ne sono in tre zone al mondo) proprio all’interno di uno di questi “funghi” lussureggianti.
Il pomeriggio dopo le immersioni è piacevolissimo rilassarsi sulla spiaggia oppure raggiungere con i kayak Turtle Cove per fare dello snorkeling spettacolare o semplicemente godere della spiaggia incontaminata.
Anche l’interno dell’isola è interessante: con 20 minuti di cammino tra la folta vegetazione si raggiungono dei siti dove si possono ammirare le famose Yapese stone money, vedere spettacolari passaggi tra le mangrovie o semplicemente camminare su spiagge immacolate.
Il resort, immerso in un giardino tropicale ben curato, è molto semplice, a conduzione familiare, ed ideale per un relax totale. Le sue camere sono spaziose, semplici ma decorose, mentre il centro diving è molto comodo e ben attrezzato con imbarcazioni che tengono un massimo di 10 persone. Il personale veramente molto disponibile ed attento ad ogni esigenza.

ROCKY ISLANDS


Le Rocky Island possono essere definite un vero e proprio labirinto di isole. In seguito ad un complesso processo di trasformazione il pianoro di reef corallino si è andato via via modificando, erodendosi e consumandosi e lasciando sedimentate un’infinità di rocce calcare fossilizzate. Queste formazioni del tutto particolari sono state erose sia orizzontalmente dalle correnti oceaniche, sia dall’alto dalle piogge dando cosi vita ad una serie di canali tra i quali si ergono a mo’ di “fungo” questi isolotti. Totalmente inaccessibili all’uomo, ad eccezione di pochissime non completamente erose, sono ricchissime di vegetazione.
Anche sott’acqua non possono non stupire: un complesso sistema architettonico di grotte, archi, stalattiti e stalagmiti si presenta agli occhi dei sub dando cosi vita ad insolite immersioni. Cosi è per Chandelier Cave, un complesso di 5 caverne collegate tra loro e sommerse solo parzialmente.

I LAGHI


Il fenomeno dei laghi salati è particolare e lo diventa ancora maggiormente se si pensa che ne esistono solamente in tre località sulla faccia del pianeta.
Dopo l’ultima era glaciale i ghiacci si sciolsero e le piogge, abbondanti, riempirono le varie insenature rimaste isolate dal mare creando dei veri e propri laghi. Il livello delle acque tra laghi e mare è rimasto lo stesso, ma la salinità delle acque è variata proprio per il diverso rapporto con l’esterno. Nella zona di Koror sono tantissimi i laghi di questo genere, ma il Lago delle Meduse (cosi chiamato per la presenza di tantissime meduse non urticanti) è quello più conosciuto. Si raggiunge dopo mezz’ora circa di barca da Koror, e dopo un breve tragitto attrezzato con corrimano, all’interno della foresta pluviale.

YAP


Yap è sicuramente un’isola molto affascinante. Un insieme di scogli di diverse dimensioni uniti tra loro da una foresta di mangrovie e solcata da una vastità di canali. Ogni tanto il dedalo di scogli si interrompe mostrando ai nostri occhi spiagge bianchissime incontaminate.
Tutt’intorno solo laguna, con acque calme e tranquille!
È qui che il nostro motoscafo sembra quasi volare per raggiungere i siti dove le mante, indisturbate, ci attendono. Lo spettacolo è unico e mozzafiato: due, tre, cinque, sette mante volteggiano sopra le nostre teste incuranti della nostra presenza in tutta la loro eleganza.
Bisogna comunque ricordare che spettacoli di questo genere diventano in zona sempre più rari. Il cambio climatico e la mancanza di plancton fanno sì che le grandi comunità di mante una volta presenti giornalmente in queste splendide acque, siano diventate sempre più una rarità.
A Yap allogiamo al Manta Ray Bay Resort, direttamente sulla Marina a circa 10 minuti dalla cittadina. Il resort è molto semplice ed a conduzione familiare con sole 23 camere disponibili.

TRUK, IL PARADISO DEI RELITTI!


Non esiste altro luogo al mondo che presenti una simile concentrazione di relitti come Truk a profondità accessibili come questa tra i 30 ed i 50 metri massimi.
Conosciuta in tutto il mondo per il raid aereo americano Hailstone che il 17 febbraio 1944 attacco’ e distrusse la flotta giapponese che aveva trovato riparo tra le acque tranquille della laguna, si è trasformata in un vero e proprio cimitero di navi ed aerei che giacciono integre e sulle quali si è sviluppata una rigogliosa vegetazione sottomarina. Il modo migliore per visitare i relitti della laguna è una crociera a bordo del Thorfinn oppure dell’Odyssey. Ma piacevole puo’ anche essere il soggiorno presso il semplice e familiare Truk Stop Hotel oppure il più strutturato Truk Blue Lagoon Resort che si affaccia direttamente su una bella spiaggia.

DOVE SI TROVA


La Micronesia è in pieno Oceano Pacifico, localizzata, tra le Filippine e la Nuova Guinea.
Il gruppo di isole di Palau che fa parte delle isole Caroline occidentali, è situato all’estremo ponente della Micronesia. Il suo territorio è lambito dalla fossa di Yap ad oriente e dal Mare delle Filippine ad occidente. Palau è un arcipelago fittamente raggruppato, composto dalle alte isole di Babeldaob, Koror, Peliliu e Anguar e dai bassi atolli corallini d kayangel e Ngeruangel oltre che da 200 Rock Islands. Quasi tutte le isole sono all’interno di una singola barriera corallina. I confini della nazione comprendono anche 6 piccole isole appartate, chiamate collettivamente le South-West Islands che si sviluppano a circa 600 km a sud-ovest.

COME ARRIVARE


Le rotta è su Manila pertanto svariate sono le Compagnie Aeree che vi arrivano ed a seconda delle esigenze del singolo cliente sarà necessario valutare la soluzione migliore.
Una volta arrivati a Manila, dopo qualche ora di sosta (che vi consiglio di passare in un hotel con la formula "day use" per potervi fare una comoda doccia e riposare), potrete proseguire con un volo Continental diretto a Koror. La Continental è l’unica Compagnia Aerea che collega Koror ed effettua un volo diretto il mercoledì ed il venerdì sia in andata che in ritorno.
Yap e Truk sono di più difficile collegamento, sempre in modo diretto da Manila o via Koror.
Tenete conto del fatto che comunque il viaggio è lungo e costoso: un viaggio in Micronesia diventa pertanto significativo, ammortizzandone i costi, se potete soggiornarvi almeno 12 notti!!!

IL CLIMA


I mesi più asciutti vanno da gennaio ad aprile, ma la temperatura media si mantiene sempre costante intorno ai 27*C. Palau è normalmente estranea al fenomeno dei tifoni.
Sott’acqua una muta da 3 millimetri è sufficiente.

DOCUMENTI


Per i cittadini italiani è sufficiente il Passaporto con validità sei mesi oltre la data di arrivo nel Paese. Per i viaggi di durata inferiore ai 30 giorni il visto viene rilasciato all’aeroporto internazionale, mentre alla partenza da Koror viene richiesta una tassa aeroportuale di usd 25 circa.

LINGUA


La lingua parlata principalmente è l’inglese. Vengono comunemente parlati palavano, sonsorolese, giapponese e tobi.

MONETA


Dollaro USA

FUSO ORARIO


Il fuso è di 7/8 ore rispetto all’Italia a seconda che nel nostro paese sia in vigore o no l’ora legale.

SALUTE


La situazione sanitaria è generalmente buona. In particolar modo nella zona di Palau lo standard è quello degli Stati Uniti. L’acqua nella capitale è potabile. Esiste in Koror un ospedale nazionale dove si trova anche una camera iperbarica.
In caso di necessità vengono accettate le carte di credito.

LA POPOLAZIONE


Gli abitanti sono circa 21.000 di cui il maggior gruppo etnico che rappresenta il 70% è costituito dai palauani, di ceppo melanesiano. Seguono poi i micronesiani, polinesiani, europei ed asistici. Sull’isola sono presenti i culti cristiani cattolico ed avventistico, oltre all’antica religione Modekngei.

L’ECONOMIA


Le attività economiche principali dell’arcipelago sono rappresentate dal turismo, l’agricoltura e la pesca. La maggior parte della popolazione è dipendente statale (stato legato fortemente agli aiuti statunitensi).

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L’aerea di Palau in Micronesia è famosa in tutto il mondo per le sue leggendarie immersioni, i vertiginosi drop off e la vita che nelle sue acque cristalline si sviluppa: più di 1300 specie di pesci abitano infatti questi mari e più di 700 specie di coralli.

Rinomata quindi per la sua biodiversità, la zona di palau offre in realtà immersioni ottimali per tutti i divers: le sue acque, all’interno delle famose Rocky Islands sono tranquille ed oltre alla animatissima vita sottomarina è possibile ammirare una grande collezione di relitti.

La maggior parte delle immersioni sono in drift, lungo muri e plateau ricchi di formazioni coralline.

Alcune tra le più belle immersioni……

LE IMMERSIONI


Ngemelis Drop-Off: è considerato uno dei drop off più belli del mondo. Incomincia in un’area dove l’acqua ci arriva appena alle ginocchia, ma il “muro” si inabissa per 300 metri, verticale. Possiamo passare attraverso un meraviglioso arcobaleno di spugne, coralli molli con intensi colori blu, rossi, bianchi…

Blue Corner: tra tutte è considerata una delle immersioni più belle in assoluto al mondo. Il muro verticale e profondo è rinomato per l’intensa vita che lungo le sue pareti si è sviluppata: barracuda, pesci tropicali, tartarughe, squali, coralli duri, coralli molli, ….. vi faranno “girare la testa”. L’immersione raggiunge la sua massima espressione tra i 15 ed i 24 metri ed è comunque in presenza di forte corrente. Sicuramente non consigliata a subacquei principianti.

Blue Holes: è una profonda caverna nella zona nord di Ngemelis Island. La profondità massima qui è di 30 metri e la luce che si infiltra all’interno delle caverne dà ottimi giochi di luce e risulta un ottimo spunto per la fotografia.

Big Drop Off: importante qui la formazione di coralli duri e molli ed una animatissima popolazione di pesci di barriera. L’immersione migliore è situata tra i 2 ed i 17 metri di profondità. Data la formazione dell’aerea è ottimale anche per lo snorkeling.

German Channel: si tratta di un canale costruito dall’uomo che college la laguna con il reef. Il collegamento è stato creato nel 1990 dai tedeschi per trasportare I fosfati dall’isola di Angaur al porto di Koror. Oggi moltissime sono le mante che visitano questo canale e si cibano del plancton che popola la zona. Ci sono alcune cleaning stations situate a circa 18 mt. dale quail si possono ammikrare questi maestosi animali a distanza veramente ravvicinata. I giardini di corallo sono situati tra i 7 ed i 13 metri di profondità.

RELITTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE


Prima e durante la Seconda guerra Mondiale, Palau diventò strategicamente importante per i Giapponesi. Il 31 marzo del 1944, la marina Americana fece un raid conosciuto con il nome di Desecrete I. Durante questo raid più di 60 navi furono affondate. Tutti i relitti giacciono tra i 20 ed i 40 metri di profondità.

Helmet Wreck (10-31m);
Buoy #6 Wreck (26m): eccellente per la macrofotografia e per le notturne;
Jake Seaplan (13m): intatto, bombe radio etc. sono ancora ben visibili;
USS Perry (82m): l’unico relitto americano in Micronesia. Affondato dopo aver urtato una mina nel settembre 1944;
Chuyu Maru (35 - 23m): affollatissimo da lion fish;
Iro (23 - 35m): grandi formazioni coralline;
Amatzu Maru (30 - 14m): il relitto più grande dei fondali della Micronesia.

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